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Il Controllo federale delle finanze pubblica il suo Rapporto annuale 2015
La Delegazione delle finanze delle Camere federali e il Consiglio fe-derale hanno preso conoscenza del Rapporto annuale 2015 del Controllo federale delle finanze (CDF). L’anno scorso il CDF ha pubblicato diverse decine di verifiche e di valuta-zioni. Il suo lavoro ha anche consentito di recuperare oltre 220 milioni di franchi svizzeri a seguito del fallimento di Swissair.
Il CDF prosegue i suoi sforzi a favore della trasparenza. Nel 2015 ha divulgato 46 rap-porti di verifica e valutazione, vale a dire il doppio rispetto all’esercizio precedente. Ha anche consentito di accedere ad altri 30 rapporti richiesti dai media in virtù della legge sulla trasparenza. Oggigiorno il CDF pubblica quasi la metà dei suoi lavori.
Il CDF ha recuperato per le casse federali circa 220 milioni di franchi svizzeri, prove-nienti dal prestito concesso dalla Confederazione alla defunta compagnia aerea Swissair. Da anni il CDF ne ha contestato parte dell’impiego ai fini all’epoca non pre-visti dalla Confederazione.
Raccomandazioni rilevanti non ancora adempiute
Perché il CDF ha sciolto la riserva sui conti della Confederazione? Come mai il Diparti-mento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport non di-spone di una gestione del patrimonio immobiliare dell’esercito? Il Comitato interna-zionale della Croce Rossa utilizza efficacemente il contributo federale per la propria sede di Ginevra? Quali sono i rischi legati all’attuale vigilanza dell’AVS? Conviene alla Confederazione acquistare la corrente elettrica sul mercato libero? Le risposte a que-ste e altre domande si trovano nel Rapporto annuale 2015 del CDF.
Custode delle finanze federali dal 1877, il CDF svolge la propria missione di verifica sia presso le autorità federali che presso i beneficiari di sussidi federali. Analogamente all’anno scorso – e secondo le raccomandazioni del rapporto delle Commissioni delle finanze e delle Commissioni della gestione sul progetto informatico «INSIEME» – il rapporto annuale menziona un elenco di sette raccomandazioni che non sono state corrette entro i termini convenuti dai soggetti sottoposti a verifica.
Riporta anche casi particolari annunciati al Consiglio federale, collegati a carenze più significative. Nel 2015 il CDF ha informato il Consiglio federale in merito all’Ammini-strazione federale delle dogane, alla Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali, all’Ufficio federale delle strade e per due volte al Politecnico federale di Losanna.
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