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Il CDF esprime dubbi circa la legittimità di un accantonamento di 2 miliardi di franchi

Dopo essere stato informato dall’Amministrazione federale il 23 gennaio 2018, il Controllo federale delle finanze (CDF) ha esaminato in modo sommario la possibilità di costituire un accantonamento di 2 miliardi di franchi a carico del conto di finanziamento 2017 della Confederazione.

Da questo esame preliminare è emerso che l’operazione prevista è chiaramente in linea con la volontà politica espressa dal Parlamento e dal Consiglio federale. La proposta dà seguito alla mozione depositata dal consigliere di Stato Peter Hegglin, che chiede di adeguare la presentazione dei conti in modo di rispecchiare la situazione finanziaria reale. Si tratta di correggere la prassi attuale secondo la quale il preventivo della Confederazione deve essere redatto secondo il principio «cash accounting», modello basato sulla contabilità entrate/uscite. Il CDF non è contrario a questa modifica legislativa, finalizzata ad armonizzare la prassi della Confederazione con quella dei Cantoni. Permetterebbe di semplificare la presentazione dei conti della Confederazione, che si caratterizza, da un lato, per un conto economico che tiene conto degli accantonamenti e, dall’altro, per un conto di finanziamento e un preventivo che non li considera affatto.

Il CDF fa tuttavia notare che, secondo la legge federale sulle finanze della Confederazione in vigore, il conto di finanziamento è allestito secondo il principio «cash accounting» e non può quindi includere accantonamenti. Questa problematica sarà esaminata in maniera approfondita nel quadro della verifica dei conti 2017.

Al riguardo non verranno fornite alcune informazioni complementari.

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